mercoledì 14 gennaio 2009

ECONOMIA
Repubblica

Forti disagi per cortei e manifestazioni a Linate, Malpensa e Fiumicino
Ma il premier è fiducioso: "Con Air France saremo la prima compagnia europea"
Alitalia, partenza tra le proteste
Lufthansa, scontro Castelli - Letta
La Lega ha accusato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
di aver tifato per i francesi. Secca la smentita: "Sono stato un interlocutore corretto"

ROMA - Il primo aereo della nuova Alitalia è decollato puntuale stamane alle 6.10 da Milano Malpensa, diretto a San Paolo del Brasile. Ma per il resto la prima giornata della compagnia aerea Cai-Air France è stata molto travagliata. Praticamente alla paralisi, nella prima mattinata, gli scali di Malpensa e Linate; i disagi e i ritardi si sono protratti nel primo pomeriggio. Disagi anche a Fiumicino, per via di una manifestazione di protesta dei sindacati autonomi. Mentre all'interno del governo le polemiche hanno riguardato lo scontro tra il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il sottosegretario ai Trasporti Roberto Castelli, che ha accusato il primo di aver tifato per Air France. Circostanza che Letta in serata ha smentito seccamente.

I disagi della giornata non hanno impedito ai vertici della nuova compagnia aerea, al premier Silvio Berlusconi e al nuovo socio di Alitalia, Air France-Klm, di esprimere piena soddisfazione per le intese concluse e le attività avviate. "Con Air France Alitalia sarà la compagnia più grande d'Europa", ha assicurato Berlusconi. Mentre il numero uno del gruppo franco-olandese Jean Cyril Spinetta ha detto che dall'investimento in Alitalia Air France "si aspetta una forte redditività". E infine l'amministratore delegato della nuova Alitalia Rocco Sabelli ha ricordato che il brand ha ancora la simpatia degli italiani: "Speriamo di ottenerne presto anche il rispetto", ha concluso in un intervento al Tg5.

Scontro Castelli - Letta. La soddisfazione espressa dal premier per l'accordo con Air France-Klm non è condivisa da tutto il governo. La Lega ha tifato fino all'ultimo per la soluzione Lufthansa, e stamane, quando dai giornali francesi è emerso il ruolo di "cardinale Mazarino" avuto dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, è insorta. "Se è vero che Letta, un uomo di governo, - ha detto il sottosegretario alle Infrastrutture con delega ai trasporti Roberto Castelli - ha fatto il tifo per una soluzione diversa rispetto al partner che volevamo noi questo avrà conseguenze politiche gravissime. Mi auguro che Letta smentisca". Cosa che Letta puntualmente ha fatto: "Mi dispiace per Castelli, ma non ho fatto il tifo per nessuno. Ho fatto solo il mio dovere. Chieda al presidente e agli amministratori di Lufthansa se non sono stato un interlocutore corretto anche per loro. L'ho fatto con tutti e due, nell'arco di molti mesi, su preciso mandato del presidente del Consiglio".

A Malpensa 11 cancellazioni. A Malpensa i lavoratori della Sea e dell'indotto, riuniti in assemblea, hanno bloccato i voli della nuova compagnia in segno di protesta contro l'accordo tra Cai e Air France-Klm che, a scapito di una possibile intesa con Lufthansa, metterebbe a rischio centinaia di posti di lavoro. Il bilancio è di 11 cancellazioni e ritardi medi di 40 minuti a Linate e di ritardi di 45 minuti a Malpensa.

Disagi anche a Fiumicino. Disagi anche a Fiumicino dove circa 400 lavoratori hanno preso parte alla manifestazione dell'Sdl contro i circa 8mila licenziamenti, mentre Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl hanno sospeso le assemblee a seguito delle intese raggiunte in extremis sulla vertenza relativa al personale delle manutenzioni. "Stiamo cercando di dare visibilità al problema delle circa 8mila persone che hanno perso il posto di lavoro e abbiamo raggiunto l'obiettivo di far capire che oggi non c'è niente da festeggiare" ha detto il coordinatore dell'Sdl Andrea Cavola. Il sindacato autonomo ha confermato lo sciopero proclamato per il 19.

Ritardi fino a tre ore. Per tutta la giornata anche a Fiumicino si sono registrati forti ritardi su alcuni voli della nuova Alitalia in partenza e arrivo. Per quanto riguarda le partenze, i ritardi hanno toccato i 40 minuti per i voli diretti a Bucarest (AZ494), Ginevra (AZ578), Sofia (AZ520) e Tokyo (AZ784). Più pesanti i ritardi accumulati invece dai voli diretti ad Accra (AZ844) e Francoforte (AZ404), che hanno fatto registrare rispettivamente 90 e oltre 120 minuti di ritardo. In arrivo il volo Londra-Roma delle 15:50 (AZ203) ha invece subito uno slittamento d'orario di circa tre ore. Sessanta minuti i ritardi registrati poi da tre voli nazionali, di cui due provenienti da Catania (AZ1756 e AZ1750) e uno da Trieste (AZ1360).

A Fiumicino protesta degli autisti. A protestare a Fiumicino sono stati anche i dipendenti della Cooperativa Servizi Automobilistici Roma, che ormai da decenni svolgeva il servizio di trasporto del personale navigante della compagnia. Ma da oggi, con il decollo di Alitalia, è caduto anche uno dei cosiddetti privilegi che, fin dall'inizio della tormentata vertenza, Cai aveva annunciato di voler abolire: piloti e assistenti di volo dovranno recarsi con mezzi propri in aeroporto dove è stato riservato loro un parcheggio.

Berlusconi: "Bene la scelta di Air France". Ma i disagi della prima giornata di attività della nuova Alitalia non hanno fatto diminuire la soddisfazione del premier Berlusconi, dei vertici della compagnia aerea e degli alleati franco-olandesi. "Con Air France Alitalia diventa la compagnia più importante d'Europa", ha detto il presidente del Consiglio, ribadendo che del resto l'alleanza con Lufhansa non ha mai costituito una valida alternativa. "E' stata fatta una corte a Lufthansa, che nonostante ciò non ha fatto nessuna offerta". Lufthansa, ha aggiunto il premier, "non ha mai fatto passare sotto silenzio il fatto che volevano essere loro la maggioranza".

L'interrogazione di Linda Lanzillotta. Eppure l'"italianità" della nuova compagnia potrebbe avere una durata limitata nel tempo, dal momento che, ha affermato in un'interrogazione presentata oggi il ministro della Funzione Pubblica del governo ombra Linda Lanzillotta, "Colaninno (il presidente di Alitalia, ndr) ha dichiarato che dopo quattro anni dalla costituzione della società Cai scadrà l'accordo di lock up tra i soci italiani di Cai e che di conseguenza potranno essere cedute ad Air France le rispettive quote con l'effetto di trasferire ad Air France il controllo della società". A questo punto, scrive l'esponente del Pd, "è necessario sapere se il governo fosse a conoscenza di tutto ciò e per quale motivo abbia autorizzato gli accordi accettando, quindi, che l'italianità della compagnia, in nome della quale tutta l'operazione è stata condotta, potesse venire meno nell'arco di un quinquennio".

La soddisfazione di Spinetta. Se Berlusconi ha espresso soddisfazione per l'accordo raggiunto con Air France-Klm, da parte francese traspare entusiasmo per le prospettive dell'alleanza. Per il quotidiano francese Le Figaro l'accordo con Alitalia rappresenta "una bella vittoria per Air France-Klm", ma soprattutto "per il suo presidente". Proprio il presidente della compagnia, Jean-Cyril Spinetta, ha predetto che "Dal punto di vista economico, sarà un contratto la cui redditività sarà notevole".

(13 gennaio 2009)

martedì 13 gennaio 2009

Principessa Yasmin von Hohenstaufen :Meeting con Leonardo

Rassegna Expo
Corriere della Sera.

Politica > La Moratti va alla guerra Ed è gelo con Berlusconi Politica Il retroscena Lo sfogo del primo cittadino in tv dopo lo scontro con Colaninno
La Moratti va alla guerra
Ed è gelo con Berlusconi
Il premier: dal sindaco attacco personale, fa il gioco della Lega

Letizia Moratti
La «guerra di Letizia» era iniziata giovedì scorso, quando il sindaco di Milano si era presentata scura in volto nell’abitazione romana del premier, scagliandosi contro l’intesa Alitalia-Air France e il ridimensionamento di Malpensa. Ma Berlusconi non avrebbe mai immaginato che la Moratti si sarebbe espressa allo stesso modo in tv. Perché domenica in tv la Moratti ha utilizzato gli stessi concetti, le stesse parole brandite nel colloquio con il premier. Quell’affondo pubblico contro il governo e i «patrioti» dell’ «operazione Az» è stato vissuto dal Cavaliere come un vero e proprio «attacco personale», argomentato con espressioni «ingenerose» e «gratuite».

La «guerra di Letizia» ha messo in subbuglio i palazzi romani della politica e quelli più felpati del mondo economico milanese. Dai vertici societari filtra una «forte irritazione» verso la Moratti, stato d’animo che accompagna il premier da lunedì della scorsa settimana, quando il sindaco si recò nella sede del Carroccio di via Bellerio, dove Umberto Bossi aveva riunito lo stato maggiore leghista per intestarsi la battaglia a difesa di Malpensa e degli «interessi del Nord»: «Che c’è andata a fare? Che bisogno c’era? È sbagliato correre dietro alla Lega. Non è così che si compete con loro. Così si accredita invece l’idea che solo loro rappresentino il Nord». Perciò Berlusconi uscì allo scoperto, perciò pose l’altolà al Senatùr: «Al Nord ci penso io», disse.

Doveva contrastare quelle «manovre elettorali» che danneggiavano la sua immagine e aprivano la competition in vista delle Europee. L’intervista della Moratti a Lucia Annunziata incide, se possibile, in modo ancor più pesante: perché è dal sindaco di Milano —non dall’opposizione e nemmeno dalla Lega—che giungono critiche severe al progetto su cui il premier ha messo la faccia. Non è un caso se tra Berlusconi e la Moratti sia calato il gelo. D’altronde già quel giovedì della scorsa settimana il sindaco aveva interpretato il mancato invito a pranzo con Bossi come un gesto politico prima che di «scortesia». A muso duro era iniziato e si era concluso anche il rendez vous con Colaninno, incontrato a palazzo Grazioli insieme al sindaco di Roma Gianni Alemanno.

La Moratti a più riprese aveva insistito perché tornasse in gioco la compagnia aerea tedesca. «Guarda che non ci hanno offerto nulla, Letizia ». «No Roberto, voi state affossando Malpensa». È stato un crescendo rossiniano. «Noi punteremmo su Malpensa se Linate fosse ridimensionata, altrimenti non si può fare». «Lufthansa è interessata a entrambi gli scali». «È interessata solo a far fallire la trattativa con Air France». «Non è vero, dovete insistere». A quel punto un Colaninno esasperato, ha chiuso il discorso provocatoriamente: «Va bene, Letizia. Se le cose stanno così, chiama subito il presidente di Lufthansa. Chiamalo ora. Digli che sono pronto a cedergli la mia quota di Alitalia, se vuole. Ottanta milioni e la facciamo finita». Sembrava dovesse finire lì, invece la «guerra di Letizia» è proseguita in tv. «È stato imbarazzante ascoltare certe cose dal mio sindaco», commenta il forzista Mario Valducci, che fa capire l’umore nell’inner circle del Cavaliere: «È andata eccessivamente sopra le righe. È stata irriconoscente verso Berlusconi ».

Eppure alla Moratti era chiaro fin da giovedì che sarebbe stata una battaglia solitaria, l’aveva intuito facendo capolino al vertice tra il premier e Bossi, che si erano intanto messi d’accordo sull’intesa Az-Air France e sull’emendamento a favore di Malpensa, presentato poi nel dl anti-crisi. Perciò non si capisce il motivo per cui non si sia fermata. C’è chi rammenta che si è candidata alla guida della città da indipendente, facendo balenare l’incredibile scenario di una rottura con Berlusconi. Ma il Cavaliere, per quanto irritato, troverà il modo di ricucire lo strappo. C’è poi chi, più semplicemente, ricorda il carattere della Moratti. «Letizia è fatta così», commenta olimpico il ministro della Difesa, Ignazio La Russa: «Giovedì scorso mi ha chiamato alle sette di sera. Milano era bloccata sotto la neve e lei aveva bisogno subito di 400 militari per pulire le strade. Mi sono attivato. Mi avesse detto grazie...».

In realtà, al fondo delle tensioni con Berlusconi resta il contenzioso su Expo 2015, quando la Moratti non si è sentita sostenuta dal premier nel braccio di ferro con Giulio Tremonti, che ha accentrato sull’Economia i meccanismi di controllo dei fondi pubblici. Anche Tremonti è stato colpito dagli strali in tv della Moratti. Vecchie ruggini tra i due. Nel 2001, «Giulio» fu sarcastico nel centellinare i soldi per la riforma scolastica: «Letizia, devi capire. Questo è il governo, mica tuo marito». Qualche tempo fa si è ripetuto con una battuta che ha fatto il giro dei ministri: «Politicamente non ne azzecca una. In Francia aveva puntato su Ségolène Royale, in America su Hillary Clinton...».

Francesco Verderami
13 gennaio 2009

Expo 2015 , occasione perduta?

"La conflittualita' tra i vari rappresentanti dell'Expo 2o15 condannera' Milano ad una dimensione provinciale.
L'Expo non e' una delle tanti occasioni per rastrellare danaro, ma l'ultima chance per un salto di qualita' di Milano e dell'Italia."
Ma e' chiaro che ...e' gia' troppo tardi per...

Rassegna Expo Saragozza

Milano:troppo provinciale per il grande Evento Expo 2015!
E' quanto hanno concluso rappresentanti di vari paesi riuniti a Saragozza per il Grande Evento Expo a Milano.
Durante le pause e' stata allestita la pièce teatrale della principessa Yasmin von Hohenstaufen presidente Ucert-Ucle Organo consultivo costituzionale della Harvard Foundation e della Ue-


Il ritorno di Adelchi (opera lirica )di Yasmin von Hohenstaufen
>Teatro Aikot .
>Pièce teatrale "La Divina Commedia di Adelchi" di Yasmin von Hohenstaufen
>Teatro aikot , per esorcizzare le tenebre! E' tempo oggi di un sole
energetico
>ecocompatibile?
>Adelchi svela il nome arcano di Medhlan, Alb ovvero Alfi , simbolo della
>Rinascita. il totem due soli!
Convegno sull'Expo 2015 ==Occasione mancata per la risconperta di
>>
>Milano capitale
>>dell'Occidente- Milano ecolongobarda, e di un Progetto" Milano citta' della
Scienza"
>-
>>Ecomusealizzazione , la prof Yasmin von Hohenstaufen Aprile di Burey Anjou
>>Avril de Saint Genis Puoti, presidente Ucert -Unione Centri Energie
>>Rinnovabili Transnazionale,nell'ambito del Meeting delle Muse,nel Convegno di Saragozza ha espresso vive perplessita' sull'efficacia di Milano di affrontare il Grande Evento Expo . E' assolutamente impossibile realizzare l'Idea Progettuale "Milan Ecothecnology Village" ,
>quale
>>eventuale fonte di ispirazione per interagire con chi polemizza contro
>il
>>ncleare o il contesto petrolifero.Occorreva un autonoma
>>Realizzazione di un Polo per la ricerca Scientifica e Tecnologica
>>denominato Eco-Thecnology -Village - per la sperimentazione di un
>paradigma
>>scientifico , ovvero laboratorio di ricerca ad "Energia Positiva"(ovvero
>>capaci di autoprodurre , da fonti perfettamente rinnovabili, elettricita'
>e
>>calore energia in misura maggiore di quella che serve per la loro
>gestione
>>annuale)I laboratori realizzati in bioarchitettura ad impatto
>>ambientale nullo capaci di occuparsi ,con i propri team di ricerca, in modo
>>multidisciplinare e sussidiario , dell'ampia problematica climatologica
>,
>>legata alle prospettive della prevenzione sanitaria , a livello globale
>e
>>transnazionale , affrontando le implicazioni di carattere energetico (ex
,
>>post, protocollo di Kyoto )legate indissolubulmente al dato di fatto
>sanitario,
>>ambientale, climatologico e della qualita' della vita.Scopo primario del
>>"MilanEcotecnology Village "dovrebbe essere la "Costituzione di un Polo di Eccellenza
>>Sovranazionale "che vari una Politica Preventiva Terapeutica Sanitaria per
>gli
>>Ecosistemi Integrati ,conformemente ad un Ecosanitary Department che
>attivi
>>un protocollo continuo trasversale alle discipline scientifiche e socio-
>>antropologiche di natura strategico-operativa e di controllo , aderendo
>alla
>>Carta della Bioetica Sanitaria , rispettando l'approccio strategico dei
>>Protocolli Post di Kyoto e sulla qualita' sistemica della vita e degli
>>ecosistemi originari , come Prevenzione Globale della Malattia .
>>
>>>In tempi di turbolenza, in cui il mondo delle imprese è in rapida
>evoluzione
>>sotto il segno di una competizione che diventa sempre più globale, di
>>tecnologie e prodotti sempre nuovi e in continua trasformazione, di sfide
>e
>>responsabilità ecologiche e sociali sempre più impegnative e di profondi
>>cambiamenti nei valori del consumatore, la conoscenza che viene da queste
>>scienze offre ai manager una prospettiva teorica che può diventare
>>un'affidabile guida all'azione. La dinamica dei sistemi evolutivi ha
>assunto
>>oggi una rilevanza unica e un'utilità potenzialmente ineguagliabile per
>>un'efficace direzione d'impresa.
>>>
>>>La vecchia concezione dominante dell'azienda non è più funzionale. La
>nuova
>>situazione dell'impresa richiede nuovi principi di management e un nuovo
>tipo
>>di conoscenza. Nel mondo odierno, i fattori decisivi del successo sono le
>>interazioni fra l'organizzazione e il suo ambiente e, poiché quest'ultimo
>>cambia rapidamente, è necessario farsi un'idea delle interazioni future.
>Nella
>>pratica, la conoscenza delle dinamiche sistemiche evolutive può essere
>>decisiva: può dare ai manager una qualche capacità di controllo sui
>processi
>>che dirigono. Le nuove scelte della complessità indicano come l'evoluzione
>dei
>>sistemi influisce sugli individui, e in che modo questi e le loro attività
>>interagiscono, a loro volta, sulle dinamiche dell'organizzazione. Tenere
>conto
>>dei fattori di questo processo è essenziale per una direzione d'impresa
>>efficace e responsabile, perché sostituisce il ricorso alla semplice
>intuizione
>>come base delle decisioni strategiche.
>>>
>>>Questa nuova visione suggerisce nuovi principi operativi: i principi del
>>management evolutivo, che sfruttano i principi della dinamica evolutiva
>per
>>escogitare nuove direttive all'azione nei contesti strategico,
organizzativo
>e
>>operativo. Questi principi orientano l'organizzazione, aiutando i manager
>a
>>condurla attraverso periodi di turbolenza fino ai sicuri porti della
>>produttività e del dinamismo.
>>>Si trasmette via fax contestualmente presso la segreteria del dr. Calbi
>>Responsabile settore Spettacoli il format del Progetto Ucert,
>Ecothecnology
>>Village ,di cui e' Presidente la prof Yasmin von Hohenstaufen , meramente
>>propositivo , quale sistema integrabile con un progetto
ecomusealizzazione
>e
>>Meeting delle Muse Milano ecolongobarda, redatto dalla prof Yasmin von
>>Hohenstaufen. Betilo della ricerca delle Radici di Milano e' la
>rivisitazione
>>del mito di Alfi, ovvero la rinascita, in quanto il nome arcano avito di
>>Medhlan era alb o Alphi o alfi,il totem erano due soli, per esorcizzare
>il
>>regno delle Tenebre. "Milano la citta dei due soli" e' riferibile al sole
>>quale ecoenergia compatibile creata nell'ecothecnology Village.non a caso
>la
>>pièce teatrale "Il ritorno di Adelchi "di Yasmin von Hohenstaufen , svela
>nelle
>>parole di Re Adelchi il segreto del totem celtico dei due Soli ove
>sorgeva
>>Alfi il nome piu' antico di Medhlan.